NAMASTE'

Namastè...
ovvero "Benvenuti" nella mia
piccola isola spensierata, dove lascio una lieve traccia della vita quotidiana e
così, settimana dopo settimana, dò vita ad un micro-diario che condivido con chi
ha voglia di leggermi, giusto per il piacere di fare della routine un sorriso
assieme a voi e osservare le cose da tanti altri punti di
vista...


domenica 20 marzo 2016

Albero di Pasqua e tanti auguri


Ecco la nostra versione dell'albero di Pasqua, fatta con semplici uova che, ahimè avevamo già in casa pronte e non fatte a mano da noi, ma comode....e una bellissima farfallina disegnata da Grilletta, con riciclo di bottiglia del latte come vaso e un simpatico coniglietto a custodire questa bella decorazione.
Buona Pasqua a tutti voi

giovedì 2 luglio 2015

La moria delle api

Mi era capitato di leggere qualche articolo a random tempo fa.
Poi il post di TroppoBarba, che vi consiglio di seguire, perchè lui AMA veramente la Natura ed il pianeta.
Poi l'apicoltore vicino casa da cui acquistiamo miele, che ci ha avvisati della notevole riduzione di produzione e conseguente aumento di prezzo.

Ho deciso quindi di farne un post, per chi, come me, non era a conoscenza del problema o ne sottovalutava gli aspetti legati alla nostra salute.

immagine tratta dal web

Innanzitutto mi preme ricordare l'importanza delle api nel nostro ecosistema, che sono insetti pronubi, ossia che favoriscono l’impollinazione, trasferendo il polline da un fiore all'altro.
Il mantenimento della biodiversità vegetale, cioè di un adeguato numero di specie di piante spontanee e coltivate, è possibile solo se c’è una quantità elevata di insetti impollinatori.
Tra questi, l’ape svolge un ruolo di primaria importanza. Si consideri, inoltre, che le api sono utilizzate per l’impollinazione delle colture protette e dei frutteti specializzati – circa l’80 % dell’impollinazione è dovuto ai pronubi – garantendo una più efficace fecondazione e quindi una maggiore resa produttiva.
Un’altra importante azione che svolge l’ape a livello ecologico è derivata dal fatto che in una giornata di lavoro, le api operaie che svolgono attività bottinatrice (ossia di raccolta nettare e polline), escono dall’alveare ripetute volte. Questo fa sì che l’ape sia in continuo contatto con l’ambiente circostante, bottinando su fiori e piante, prati e boschi, nonché venga a contatto con altre sostanze, che trasporta all’interno dell’alveare. In questo modo l’alveare può risultare una preziosa fonte di informazione sulla presenza di sostanze inquinanti nell’aria e l’ape, con i suoi continui voli di esplorazione, diventa una vera sentinella ambientale sulla quale vengono poi effettuate le analisi strumentali per monitorare l’ambiente. Alcune sostanze inquinanti possono essere prese dall’ape con il semplice contatto con suolo, vegetazione, aria e acqua.

E nel 2006 iniziava il fenomeno in seguito denominato SINDROME DELLO SPOPOLAMENTO DI ALVEARI:  gli apicoltori notavano che migliaia di api avevano abbandonato il loro alveare, lasciando incustodite larve, miele e tutti i prodotti del loro lavoro, senza un apparente motivo. Il che, per questo utilissimo insetto, è del tutto inusuale, in quanto il compito di ogni singolo membro dell'alveare è quello di portare a termine la raccolta del polline e crearne in seguito miele, cera o pappa reale, vigilando su larve e ape regina.
Con l'andare del tempo e dedicati studi, si è scoperto che la Sindrome si acutizzava nei territori ove venivano utilizzati pesticidi neonicotinoidi distribuiti, sopratutto, su campi di mais e frutteti proprio per allontanare parassiti dannosi per le coltivazioni. Ne è emerso che i neonicotinoidi aggrediscono il sistema nervoso dell'insetto, interferendo con le sue capacità di volo e orientamento, oltre che sulla sua capacità di nutrirsi e autosostenersi. Per darvi un'idea del potere velenoso di questi preparati sintetici, basti pensare che un grammo di neonicotinoidi (sospesi in molti usi agricoli da qualche anno) equivale a sette chili di DDT in termini di tossicita'.
Uno studio scientifico effettuato ultimamente, ha confermato questa conclusione, effettuando un test su colture trattate da poco con i pesticidi in questione.
E' stata prelevata da alcune piante un campione di acqua ed e’ stata somministrata a delle api, queste sono morte nel giro di qualche minuto.
L’acqua prelevata proviene dalla normale essudazione delle piante, tecnicamente detta guttazione, che spesso viene scambiata per rugiada.
Proprio su queste gocce, secondo il ricercatore, si vanno a depositare e concentrare i pesticidi che vengono regolarmente spruzzati sulle piante, talmente concentrati da poter comparare le gocce di guttazione ad uno spray insetticida.
Non dimentichiamo che spesso l’80 per cento dei trattamenti sulle piante è praticamente inutile e immesso solo a scopo precauzionale e non ultimo a farne le spese sono pure altri insetti utili quali: farfalle, vespe, bombi…
 
immagine tratta dal web

 
Per arrivare ai giorni nostri, basti pensare che la produzione italiana di miele nel 2014 è calata in media del 50% per i mieli di acacia, castagno, agrumi e millefiori primaverile-estivo. Il che si è tradotto in un aumento dei prezzi tra il 20 e il 30%.
Non va meglio sui mercati internazionali: il raccolto del miele di eucalipto in Australia è praticamente azzerato, in Sud America il calo è del 50%, in Spagna del 40% e la produzione di miele di acacia dell’Europa dell’Est è precipitata ad un meno -60%

E allora quali soluzioni?

A parte il divieto di utilizzo dei pesticidi incriminati (richiesta dall'Unione Europea da qualche anno, ma non ancora concretamente attivata) , sembra che il rimedio decisivo non ci sia.
O perlomeno, ci sono diverse strade che TUTTI NOI possiamo prendere.

Il primo passo, fondamentale, è quello di rendere più forte la famiglia dell’ape con un metodo biologico e biodinamico che le permetta di affrontare il cambiamento senza soccombere.

Secondo passo: dobbiamo tornare ad AMARE la terra, a rispettarla, ascoltarla, capirla e aiutarla. E questo richiede una visione nuova (o forse sarebbe meglio dire "antica"?), che lasci da parte il profitto, per una volta, e porti in primo piano la salute del nostro ambiente e, di conseguenza, di noi stessi.

Terzo passo per aiutare le api: perché non piantare fiori nei terreni incolti? un ottimo sistema per amare l'ambiente, renderlo più bello e anche più salutare.

Infine, il mercato. Non è vero che non possiamo cambiare niente. Possiamo orientarlo, magari verso il meglio. Comprando un certo tipo di miele (prodotto italiano, ad esempio, non proveniente da allevamenti cinesi....), acquistando alimenti biologici e biodinamici, prodotti commerciali ecologici, biodegradabili e meno inquinanti.
L’offerta commerciale viene decisa dall’utente finale, imparando a leggere le etichette e preferendo la qualità alla quantità o alla convenienza economica. E su questo mi sento di essere ottimista, perchè noto che, sempre di più, la mentalità comune si sta indirizzando in tal senso.

E infine, non dimentichiamo che le api come tanti altri organismi possono riservarci ancora tante sorprese: ricercatori svedesi hanno appena scoperto che lo stomaco delle api e il miele contengono un gruppo di 13 batteri che, grazie alle loro caratteristiche, potrebbero essere usati come alternativa agli antibiotici!

Cosa chiedere di più al nostro Pianeta?
Siamo proprio sicuri che non possiamo fare qualcosa per aiutarlo a stare meglio e lasciare ai nostri figli un ambiente più sano?

domenica 28 giugno 2015

Le mamme di oggi e la tecnologia

Ora..io non posso certo annoverarmi tra le famose mamme-blogger di cui leggiamo le vicissitudini ogni giorno o quasi.
Ammiro la loro capacità di destreggiarsi tra bimbi, lavoro, social network, pulizie di casa, preparazione pranzi, cene, buffet, colazioni, brunch..., fotografie per il blog o per l'album di famiglia, diy, riciclo creativo, punto croce e chi più ne ha più ne metta.
Giuro, le ammiro. Perchè io non sarei mai e poi mai capace di organizzare in modo così perfetto la mia vita e quella della mia famiglia. E sopratutto di esserne felice.
Ma a parte questa piccola nota iniziale, mi vorrei soffermare oggi sul mondo tecnologico inteso in senso "social" che accompagna le mamme di questa nostra generazione.
Io non amo apparire sui vari canali di agglomerazione, ormai lo sapete, tanto che non sono nemmeno iscritta a FB (penso di essere una delle 10 persone al mondo che si rifiutano di farlo e per questo sono indietro come i meloni.....), ma l'altro giorno, più per curiosità che altro, ho provato a gestire il mio profilo Google+.
E ho scoperto che sono diventata, da intollerante, ad allergica al genere.
Si perchè solo il fatto che Google si sia permesso di crearmi un profilo condiviso senza chiedermi nulla, mi fa fumare. Se poi ci volete aggiungere che, al primo accesso da assoluta inesperta e imbranata, mi son ritrovata foto personali rese pubbliche (senza far nulla di nulla!!!!) beh...capirete che mi son girati vorticosamente i cosidetti.....
E allora, dopo aver cancellato il mio profilo Google+ (non me ne vogliano i followers che si erano affezionati alla sottoscritta), avendo sprecato un bel pò di tempo (si perchè l'eliminazione in sè è veloce, ma nel farlo mi sono imbattuta in forum e documentazioni varie che pullulano nel web e ti spiegano bene in cosa sei capitato) ho riflettuto un pò.
Mi son chiesta: quanta reale utilità e quanta perdita di tempo ci regalano questi nuovi canali di comunicazione di massa?
Inutile spiegarne la meravigliosa proprietà terapeutica, visto che io stessa ho un blog e ho approfittato del potere di queste nuove tecnologie per farmi compagnia e per condividere VOLONTARIAMENTE le mie avventure. Oltretutto questo spazio virtuale mi ha permesso di conoscere persone eccezionali, di acquisire maggior sicurezza nel mio ruolo di mamma, di farmi sentire meno sola come donna in periodi cupi che solo altre mamme potevano capire e per questo ringrazio pubblicamente la Signora Rete. E inutile ancor più dire grazie alla tecnologia che ha permesso a molte mamme di poter rinunciare al lavoro e crearsi una nuova professione, quella di blogger, che ha consentito loro di unire utile al dilettevole e, in tutto questo, di star vicino ai propri figli.
Ma se la cosa si limita a questo è un conto. Diverso è se si inizia a gestire FB, Twitter, Google+, Instagram, App varie ecc.

MA COME FATE??????????

Come fate a trovare il tempo di aggiornare il blog, lavorare, pulire casa, avere uno o più hobby, seguire i vostri contatti e, miracolosamente, seguire la vostra famiglia? no vi prego, datemi la soluzione magica perchè mi potrebbe aiutare tra una lavatrice e un esperimento culinario, tra una scenata di gelosia tra le pupe e provare a comunicare con MonAmour senza usare Whatsapp, tra la ricerca del tempo per depilarmi o mentre faccio la spesa ai 200 all'ora per rientrare presto e occuparmi della Supernana o andare all'asilo a prendere Grilletta....
Io vi ammiro. Sappiatelo.
Ma nella medaglia guardo anche il lato B e mi chiedo come tutto questo tempo dedicato alla tecnologia, noi mamme di oggi lo avremmo gestito ai tempi delle nostre nonne.
Cosa avremmo fatto in quell'ora dedicata al blog, a FB, a scattare foto per Instagram?
Chissà...avremmo dormito di più? (io ad esempio aggiorno il blog in fascia notturna, quando tutti in casa dormono e pure io dovrei farlo, ma a fasi alternate non mi riesce così bene e ne approfitto per aggiornarmi tramite telefonino o pc...)
avremmo giocato di più coi bambini?
avremmo fatto una sorpresa a nostro marito e gli avremmo preparato il suo piatto preferito?
ci saremmo fatte belle per lui?
o forse anche ci saremmo ritagliate del tempo per noi (si lo so che anche quello dedicato al blog è tempo per noi, anzi..è una valvola di sfogo, parlo anche per me, ma che ne so....una maschera al viso? leggere un giornale? chiacchierare al tavolino del bar del paese con un'amica?)

Insomma, non è che tutto questo pullulare di tecnologia e voglia di essere brave mamme, brave cuoche, brave amiche e intrattenitrici per i nostri bimbi, brave crafter, brave fotografe, brave creatrici di giochi fai-da-te, brave mogli....ci porti al brevo!?!?
non lo so, ho come l'impressione che la nostra generazione stia cercando di essere migliore delle altre (in cosa poi, non lo so...visto che ogni step evolutivo ha portato con sè ricchezza di esperienze), di auto-aiutarsi, ma che rischi di perdere il senso vero delle cose.

Ritagliarsi del tempo per una passeggiata nel silenzio immenso della natura coi propri cari o da sole
Tagliare a metà una mela e annusarla, assaporarla, immaginare da dove viene, come si è maturata al sole, il vento che l'ha accarezzata, la pioggia che l'ha bagnata...
Prendere la mano dei nostri genitori e osservarla, nella sua a volte impenetrabile realtà
Giocare con i nostri bimbi a nascondino e lasciare a casa il cellulare
Tornare un pò indietro. Volutamente. Per vivere un presente fatto di attimi irripetibili e magici.

Forse la parola d'ordine è moderazione. In tutto ciò che si fa.
Forse. Che ne dite?



martedì 23 giugno 2015

Visita alla Fiera del Libro per Bambini e Ragazzi

Va bene, va bene..potete spudoratamente commentare con ironia sottolineando che questo è un post "leggermente" ritardatario, visto che parliamo di un evento di aprile...ma si fa quel che si può,no!!?!?!?
in verità mi son accorta che l'avevo archiviato tra le bozze, poi programmato ma mai pubblicato e da lì ha fatto un bel bozzo tutto suo e non si è più scantato.....
ma consideriamo il contenuto, dai.....può sempre essere di pubblica utilità.... O_o
ce la posso fare....si si........


Ogni anno Bologna ospita la Fiera del Libro per Bambini e Ragazzi, una meravigliosa chermesse dedicata all'editoria di qualità per i piccoli lettori di oggi e domani.
Pur essendo una fiera aperta solo ai professionisti del settore, quest'anno è stato deciso di dedicare un intero week-end anche al pubblico che ha potuto godere in parte (perchè solo un padiglione era visitabile) delle bellissime e interessantissime novità.
Io e Grilletta ci siamo fiondate il sabato e alle 9.45 eravamo "già" lì.
Anche se a soli 3 anni non potevo certo pretendere che venisse rapita dalle centinaia di libri che campeggiavano in splendida forma sui bancali, la giornata si è rivelata stupenda, arricchita da laboratori interessanti e curiosi, letture di fiabe fatte da bravissime doppiatrici, colori e immagini che ti prendevano gli occhi e se li tenevano lì per un pò...il tutto contornato dalla simpatica presenza di giovani ragazzi e ragazze travestite da Cappellaio Matto, con bellissimi e scenografici cappelli giganti e colorati, a ricordarci che quest'anno si festeggia il 150° dalla nascita di Alice nel Paese delle Meraviglie di Lewis Carroll.
In ogni angolo della fiera c'era qualcosa che ricordava quella simpatica e sbadata bimba che ha allietato i sogni di tanti bambini: corner dedicati con paesaggi fantastici per farsi fare una foto ricordo con tanto di abito in cartoncino dietro cui celarsi e Bianconiglio accanto, dolcetti con scritto "Eat me" preparati da un vero e proprio chef, tappeti lunghissimi con le carte della Regina di Cuori, sagome di ogni personaggio presente nella favola e tante altre iniziative che hanno lasciato Grilletta a bocca aperta.
Abbiamo visto tantissimi libri meravigliosi, con illustrazioni fantastiche e ricche di colore e phatos, mostre di illustratori, quadri dedicati ai primi disegni fatti dagli stessi illustratori bambini, arazzi e mille altre perle editoriali, di cui (mi dovete perdonare) non ho foto perché Grilletta correva come una scheggia impazzita e io dietro a lei.
Abbiamo partecipato ad un simpatico laboratorio dedicato all'Arcimboldo che ha tenuto Rebby letteralmente incollata al tavolo per un'ora e mezza.
Ospite dell'evento è stato Foody, la mascotte di Expo 2015, un simpatico personaggio che ricrea un volto fatto di frutta e verdura, che abbiamo visto in anteprima e che, a dire il vero, ha parecchio spaventato i bimbi più piccoli (forse per le dimensioni di banane, cipolle e pomodori che si son trovati di fronte!!), mentre è diventato oggetto di sommossa popolare tra i bambini più grandi che ad un certo punto l'han preso per un sacco da boxe........fino a quando qualche genitore dotato di intelligenza ha fermato i propri piccoli teppisti.
Abbiamo trascorso una giornata fantastica, ricca di stimoli e simpatiche avventure e mi auguro vivamente che l'anno prossimo potremo ripetere l'esperienza anche con la Supernana, che per l'occasione è stata coccolata tutto il giorno dai nonni, che l'hanno gentilmente tenuta con loro per permettermi completa libertà.



Ps abbiamo assistito anche al concerto degli attori che interpretano il film Braccialetti Rossi, di cui ammetto spudoratamente che non conoscevo nemmeno l'esistenza, ma quando Grilletta ha visto (e sentito le urla sopratutto!!) centinaia di ragazzine impazzite, mi ha chiesto "mamma andiamo anche noi di là!?!?!?" e non potevo mica dirle di no!!!
insomma.....ha pure partecipato al suo primo concerto...che emozione vederla ballare sulle note di canzoni che non aveva mai sentito prima!

giovedì 11 giugno 2015

In barca a vela coi bambini

Premessa: sappiate che mi manca moltissimo questo mio spazio virtuale e mi manca poter relazionarmi con voi, ma sono mesi impegnativi nei quali stiamo facendo scelte importanti e presto ve ne parlerò. Per ora grazie di seguirmi fin qui.
E ora via all'argomento di oggi....


Se vi state chiedendo "ma sarà sensato trascorrere una vacanza in barca con i bimbi?" e non avete mai provato questa esperienza, o se l'avete affrontata da soli o in coppia, sappiate che la risposta è: SI ED E' MERAVIGLIOSO!
Io e MonAmour ci siamo conosciuti in barca a vela e quindi la nostra speranza più grande era che piacesse anche alle bimbe, solo che un conto è affrontare una vacanza a bordo con una pupa, un altro è farlo con due pupe di cui una (la più piccola) in pieno periodo esplorativo ed espansivo (per la serie: devo toccare tutto, provare tutto, esplorare tutto....)
La mia paura (solo mia, perchè MonAmour in questo senso era più che tranquillo...si ma da mamma a mamma posso dire "lascia stare che per via di pericoli forse forse ho più l'occhio aguzzo io...!") era che non saremmo riusciti a goderci un singolo istante di quella settimana, presi dal rincorrere la Supernana in ogni dove e a tenere gli occhi aperti su Grilletta che, al contrario, ormai ha già confidenza con l'oggetto (ottenuta grazie a diverse vacanze fatte sia con noi che con i nonni, che ci hanno aiutati anche nella prima avventura a bordo con entrambe le pupe l'anno scorso, quando Asia aveva solo 8 mesi).
E invece.
E invece si è rivelata una splendida esperienza che vogliamo ripetere appena possibile, perchè tanto è stata appagante per tutta la famiglia.
Non posso negare che ci siano stati dei momenti di tensione, perchè a volte era davvero dura tenere a freno le pargolette, magari mentre c'era bisogno di aiuto per le manovre o di concentrazione, ma per la maggior parte del tempo siamo stati d'incanto e le bimbe hanno riposato tanto e bene (vedasi foto!!). A noi poi piace particolarmente vivere il mare, stare in rada ed evitare i porti, pur mantenendoci nelle vicinanze, perchè non si sa mai....ma si può fare e vi assicuro che per i vostri figli sarà un'esperienza strepitosa ed importante.



Mi sento di darvi pochi consigli, se siete incerti sul dafarsi e avete bisogno di una piccola spinta verso il si ;-)

* fin da subito spiegate ai bambini che la barca può essere tanto bella quanto pericolosa e allo stesso modo che il mare va rispettato e vanno rispettate le regole che il capitano dà a bordo

* ponete dei paletti per zone off-limit nelle quali dovrete avere accesso rapido per le manovre

* munitevi dei salvagente necessari e teneteli a portata di mano...non si sa mai e voi vi sentirete in ogni caso più sicure

* con attenzione e discrezione, lasciate comunque liberi i bambini di esplorare (assieme prima e da soli in seguito) la barca, spiegando a cosa servono i comandi (se non ve lo avranno già chiesto 200 volte prima!!!) e come si naviga

* nei momenti più difficili cercate di volgere la loro attenzione alla ricerca di delfini o balene, gabbiani o isole, onde con creste o pesci volanti...insomma...tutto quel la natura offre è per loro fonte di profonda attenzione

* nella valigia portate poche cose pratiche (io dopo 8 anni di esperienza ancora non ho imparato, ma conto che prima o poi ce la farò!!!) ;-) ad esempio per una settimana potete prendere:

un kway
un maglioncino o felpa
un paio di jeans
3/4 t-shirts
3 paia di pantoloncini corti
2 paia di calzini
mutandine
3 costumini
un paio di scarpe da ginnastica
un paio di ciabattine per gli scogli o spiagge con sassolini
cappellino per il sole
solari ad altissima protezione (per me schermo 50)
occhiali da sole
telo mare
uno zainetto per le gite a terra

non vi è ancora venuta voglia di partire?
e voi avete avuto esperienze in barca con i bimbi?

sabato 9 maggio 2015

Buona Festa della Mamma

Auguri a tutte le mamme.
A quelle che hanno la fortuna di poter abbracciare i loro figli.
A quelle che son costrette a tenerli lontano.
Alle mamme che possono condividere questa giornata in famiglia, con un compagno vicino e alle mamme single che trovano ogni giorno la forza dentro sé. Alle mamme sposate, accompagnate..ma comunque sole dentro.
Alle mamme che si sentono inadeguate ogni giorno,a quelle che sentono di aver vinto ogni giorno.
Alle mamme che son state mamme e ora hanno un angelo accanto.
Auguri anche alle mamme che hanno assaporato per pochi mesi, giorni, istanti la gioia di potersi sentire un tutt'uno con un altro esserino e che poi vi han dovuto rinunciare.
Auguri, mamme.
Siamo tutte speciali.
Tutte belle dentro.

domenica 19 aprile 2015

Danni causati dalla mancanza di sonno

Io non ho mai avuto problemi di insonnia, prima di rimanere incinta avrei dormito anche sul pavimento in un locale estremamente rumoroso e affollato, se colpita da improvviso attacco ripetuto di sbadigli. Poi tutto è cambiato, probabilmente il metabolismo o il senso di responsabilità, che ne so...fatto sta che il mio sonno ha visto alterato completamente il proprio ritmo. E ho scoperto cos'è l'insonnia.
Ormai, come tutte le mamme immagino, son quasi 3 anni che non dormo più le famose e salutari 8 ore filate per notte, a malapena arrivavo a 4 fino a qualche mese fa, nonostante abbia provato ad aiutarmi con tisane e abitudini appropriate. Il fatto è che quando capisco che non riesco a dormire nell'immediato, la mia testa inizia a macinare pensieri su cosa devo fare domani, cosa posso far da mangiare, come devo organizzare la giornata al meglio per ottimizzare i tempi e via dicendo. Ma mi capita di svegliarmi verso le 2 o le 3 di notte perchè una delle bimbe ha fatto un brutto sogno o vuole una coccola e poi ciao...il mio sonno è bello andato e protraggo l'agonia fino a mattina, quando vedo le prime luci e mi sento praticamente già stanca ancor prima di iniziare la giornata, oppure mi ritrovo a colazione ai mille perchè ho già attivato neuroni, ormoni, pensieri ecc ecc.....col resto della famiglia invece in trance (giustamente!!) perchè si è svegliato da 5 minuti.
Fortunatamente le conseguenze che ho provato sul mio corpo e sulla mia psiche (oltre che sull'umore ovviamente) sono state quelle che subisce la maggior parte delle persone che soffrono di questo disturbo, ma ho letto un articolo interessante qualche tempo fa, che mi ha aperto gli occhi sui rischi più gravi in cui può intercorrere chi dorme poco.
Ve li elenco, perchè ritengo che siano nozioni interessanti e che facciano riflettere.

*Rischio di obesità.
Questo perchè chi dorme poco ha solitamente più appetito e voglia di cibi calorici, come conseguenza dei cambiamenti metabolici che avvengono nel corpo proprio in relazione agli ormoni che regolano proprio l'appetito.

*Perdita della memoria.
Va da sè che, riposando poco, la nostra capacità di concentrazione latita. Ma a lungo andare, una situazione di riposo scorretto o insufficiente può portare a problemi cognitivi gravi, perchè i livelli del sangue nelle molecole celebrali aumentano e causano danni al tessuto cerebrale stesso, portando al suo deterioramento.

*Aumentato rischio di contrarre influenze o raffreddori.
Questo perchè senza le sufficienti ore di riposo, il nostro sistema immunitario si indebolisce ed è più esposto a virus.

*Aumentato rischio di incorrere in malattie cardiache.
Non dormendo bene, il nostro corpo produce una quantità maggiore di ormoni e sostanze chimiche legate a malattie cardiache o ipertensione e ostruzione di arterie.

*Aumentato rischio di contrarre il cancro.
In particolare del cancro al colon-retto e al seno.

*Aumentato rischio di diabete

*Aumentato rischio di ictus

Ora....senza voler spaventare nessuno, penso che potrebbe essere utile fare una riflessione sul nostro stile di vita e magari, se possibile e provandoci almeno, lasciarsi i pensieri alle spalle e contare tante pecorelle che ci possono aiutare a incontrare Morfeo il prima possibile quando andiamo a letto :-)
Ma se vogliamo possiamo aiutarci anche con questi validi consigli che ho trovato in rete.

* Abbassare la temperatura della camera da letto tra i 15 e i 20 gradi (noi in inverno spesso teniamo i caloriferi spenti in camera e, vi dirò, si sta benissimo! certo non sembra di stare alle Maldive quando si entra, ma una volta che il corpo si è scaldato sotto le coperte, scoprirete quanto beneficio ne trarrete sul respiro)
* Dormire con un piede fuori dalle lenzuola, proprio per il motivo di cui sopra, ossia per fare in modo che il corpo si possa acclimatare più in fretta. Io questo consiglio non riesco proprio a seguirlo, perché ho bisogno di sentirmi tutta accoccolata e rannicchiata mentre dormo, ma per chi ce la fa son certa possa aiutare
* Dormire sul lato sinistro. Molti organi lavorano meglio in tal modo, soprattutto il sistema linfatico, che durante la notte si depura, drena e ossigena. Inoltre lasciando il lato destro libero da pressioni, si aiuta lo stomaco a digerire meglio
* Spegnere cellulari e apparecchi elettronici prima di addormentarsi (il suggerimento sarebbe di almeno due ore prima), per permettere al cervello di staccare la spina e rilassarsi più in fretta, magari leggendo un libro e sorseggiando una calda tisana

E a voi capita di svegliarvi di notte e non riuscire più a dormire o di avere difficoltà ad addormentarvi?
Cosa fate per aiutarvi?

giovedì 16 aprile 2015

Un'idea regalo intelligente e bellissima

In occasione del compleanno di Grilletta di marzo, abbiamo festeggiato dai nonni con tanto di pranzo e super torta di rito, aggregando anche la fantastica Supernana ed il suo primo anno.
Tra i regali ricevuti (avevo appositamente espresso la preferenza per biancheria intima e abiti che avremmo comunque dovuto acquistare), mi fa piacere dare menzione a quello che ho ritenuto essere il gioco più emozionante per Grilletta e quello, a mio parere, più semplice ed intelligente: l'asse da stiro in legno che le hanno donato gli zii.
Quando la nostra pupa ha visto quello strano oggetto, l'ha guardato come a dire "e questo che è!?!?"
(lo ammetto si....non sono appassionata di Stiro e Ammiro e sopratutto in questo ultimo periodo della nostra vita famigliare, chiedo aiuto alla nonna per ridare un aspetto poco sgualcito ai nostri abiti)
Una volta fattole capire di cosa si trattasse, ha preso in mano il ferro da stiro e ha cominciato a lisciare con dovizia e attenzione le due pezzuole che erano contenute nella confezione....e si è letteralmente eclissata per i successivi 60 minuti!!



giuro che se non l'avessi vista coi miei occhi non c'avrei creduto. E invece.
Questo in particolare, scelto da mia sorella, trovo sia molto ben fatto: in legno eco certificato, con una struttura solida e sicura, semplice e senza fronzoli vari alla "Chinatown" per intenderci, ma allo stesso tempo piacevolissimo alla vista e anche al tatto.
Ho capito che, come spesso si dice, la rappresentazione della realtà, modificata a loro misura, è per i bambini il gioco più interessante e stimolante che ci possa essere.
Io e MonAmour, ad esempio, dopo averla osservata cucinare anche sotto il tavolo con elementi di fantasia, le abbiamo regalato una mini postazione da cucina, che allo stesso modo l'ha incuriosita e che anche a casa sfrutta molto, ma personalmente trovo l'asse da stiro un regalo azzeccatissimo e di grande educazione, che offre alla bambina un momento di gioco importante e rilassante. Ogni volta che Grilletta si mette all'opera, le si distendono i lineamenti del volto e si impegna in modo veramente singolare. Stira e stira quei lembi di stoffa colorati, ai quali abbiamo aggiunto una camicia vera di papà, che non usa più, ma che la fa sentire donnina e un grande aiuto per mamma...che, tra parentesi, ha ripreso a stirare volentieri accanto alla sua piccola bimba.
Potere terapeutico anche per noi adulti?
mah........non lo so mica se dura però eh!? ;-P

domenica 12 aprile 2015

spazzolare il corpo al mattino

Si si, avete letto bene. Non è un refuso. Ho scritto proprio SPAZZOLARE IL CORPO.
Si tratta di un'antica usanza che prevede di spazzolare tutto il corpo con una semplicissima spazzola in setole naturali e manico in legno come questa in foto (presa dal web)



Ciò è importante per il diretto contatto che questo strumento di piacevole arte avrà con la vostra pelle.
Dovrete massaggiare ogni singolo centimetro di pelle, partendo dai piedi e risalendo le gambe, con movimenti circolari, piccoli e delicati nelle aree come caviglie e polpacci, più ampi e decisi su glutei e fianchi.
Ancora delicati, ma ampi sull'addome e molto delicati e a cerchi concentrici sul seno e sul decolletè, per poi arrivare alle braccia e infine collo e viso.
Questa pratica ha trovato negli anni molti appassionati che ne hanno condiviso i risvolti positivi, tra i quali il rafforzamento del sistema immunitario tramite l'eliminazione delle tossine ed il miglioramento della circolazione sanguigna, oltre che la cura della pelle, sia a livello estetico che interno. Si tratta di una sorta di peeling quotidiano, dolce e allo stesso tempo efficace, che vi aiuterà anche a far uscire eventuali antipatici peli incarniti.
Io lo faccio mattino e sera (purtroppo non ogni giorno in questo periodo, ma quando riesco a dedicarmi quei meravigliosi 3 minuti mi sento rinascere) e vi garantisco che la mia pelle e la circolazione ringraziano, l'umore si prende una bella rinvigorita e la giornata inizia decisamente con una nota positiva e allegra, una brezza per il cuore e per lo spirito.
La sera mi sembra di fare a tutto il corpo un enorme regalo: mi sento di togliermi di dosso pesi supportati durante la giornata, malumori e tossine e ne consegue una sensazione piacevolissima di leggerezza e pulizia.
Provare per credere!

venerdì 10 aprile 2015

Recupero furbo e vintage da gruccia

Vi pubblico solo la foto...rende più di mille parole!!
Che ne pensate?
Io la trovo geniale.....ringrazio i miei per aver avuto la pensata!
:-)



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