NAMASTE'

Namastè...
ovvero "Benvenuti" nella mia
piccola isola spensierata, dove lascio una lieve traccia della vita quotidiana e
così, settimana dopo settimana, dò vita ad un micro-diario che condivido con chi
ha voglia di leggermi, giusto per il piacere di fare della routine un sorriso
assieme a voi e osservare le cose da tanti altri punti di
vista...


venerdì 30 maggio 2014

Sfutile#2 - Ecopulizie con pompelmo e sale

Prendete un pompelmo, tagliatelo a metà, versate del sale sulla superficie del frutto e...strofinate la parte da pulire, preferibilmente lavandino, vasca da bagno ecc

Provate un pò?!!
sentirete che profumo e vedrete che miracolo avverrà sotto i vostri occhi: sgrassa e riporta splendore.

Ma sopratutto, cosa importantissima: non inquina!!!

Poi nel web ho trovato anche la pulizia del fegato con pompelmo,sale e olio ma è una pratica moooolto particolare e che deve seguire un rigoroso timing...e siccome non è del tutto certa e accreditata, non approfondisco.

Comunque io adoro il pompelmo, quello rosa sopratutto, trovo che una fresca spremuta sia energizzante e dissetante come poche altre, siete d'accordo?


mercoledì 28 maggio 2014

Sentirsi una merdina e imparare una lezione

Qualche giorno fa ho imparato una lezione.

Ho imparato che la fretta non serve e che devo rispettare i tempi delle mie figlie. Punto e basta.
Capirai! vi direte..in effetti si, non è chissà quale filosofia nuova, ma ho toccato con mano che la fretta procura solo danni.


Stavamo giocando in giardino tutte assieme, io, Grilletta e Supernana, a piantare le piantine nuove con i fiorellini e la grande si è stancata e ha deciso di far fare il bagnetto alle crocchette della nostra cagnolona, l'ho chiamata una, due, tre volte e poi l'ho raggiunta per vedere cosa stesse combinando: acqua per terra, crocchette ovunque (ciotola dell'acqua compresa), cane terrorizzato in cuccia e via andare..
l'ho richiamata, se non altro perchè le abbiamo detto milioni di volte che il cibo del cane non si tocca: la nostra Fiore è bravissima, ma non si sa mai che reazione possa avere se le si invade il territorio
Grilletta lo sa, ma le piace sfidare la sorte.
Dopo innumerevoli volte che le dicevo di seguirmi perchè la volevo avere sottocchio mentre stavo finendo i miei lavoretti, la sorellina ha iniziato a piangere e così ho accelerato la processione e l'ho presa per mano, quasi trascinandola e abbiamo fatto le scale...
ed eccola là: lei che scivola e io che la tengo stretta per non farla cadere e..... CROC
e il gioco è bello e fatto
"ecco, rotto il polso!" è stata la prima cosa che ho pensato
quando siamo arrivate giù aveva la mano attorno al polso e urlava con tutta la voce che aveva e mentre mi son data della stupida, cretina, ignorante, rincoglionita, pessima madre....ho cercato di vedere se notavo rigonfiamenti o altro, per fortuna niente!!!!
non smetteva di piangere e si teneva stretto stretto il polso, sono entrata nel panico, ho chiamato MonAmour per dirgli di tornare a casa spiegandogli l'accaduto, io ero dell'idea di portarla al PS, ma lui quando poi è arrivato mi ha tranquillizzata osservando che in effetti non aveva ossa che uscivano visibili nè gonfiori strani, per cui l'abbiamo tanto coccolata e siamo stati sul chivalà per capire meglio la situazione.
Durante la notte è peggiorata e non riusciva a dormire, continuava a piangere e non voleva farsi toccare la mano, ma se la teneva stretta a sè.
Mi si stringeva il cuore a vederla così, che a scriverlo ora che è tutto passato mi sento anche un pelo ridicola, ma in fin dei conti era la mia prima volta con un incidente alla cucciolotta e volevo solo finisse (che poi so perfettamente che con Grilletta dovremo correre altre volte al PS, non per portarmi sfiga da sola, ma perchè è molto molto vivace e lo metto in conto...)
In tutto questo, per fortuna la Supernana ha sempre dormito, grazie al cielo e abbiamo potuto esserci al 100% per la maggiore.
Al PS MonAmour non ci voleva andare, anche perchè non sapevamo a chi lasciare la piccolina e visto che mi sembrava di essere quella ansiosa, abbiamo atteso ancora la mattina.
E poi (finalmente) siamo potuti andare a farla vedere e appena siamo entrati in ambulatorio la dottoressa le si è avvicinata e le ha detto "fammi vedere un attim...CRAC..!"
ecco fatto, la nostra piccola è stata super coraggiosa perchè non ha fatto "beo"
era uscito di sede un ossicino del gomito e in un battibaleno, con una mossa simile più ad una carezza, il problema è rientrato
per buona pace di Grilletta,mamma e papà....

E con questo io ho capito che:

  1. non la prenderò più in quel modo, anche perchè la dottoressa stessa ci ha vivamente sconsigliato di farlo, visto che è facile far uscire di sede il polso o la spalla o un ossicino qualsiasi del braccio, meglio che facciano le scale da soli (cosa che Grilletta sa fare benissimo tra l'altro) o prenderli in braccio
  2. cercherò di non farmi prendere dalla fretta, che non aiuta mai
  3. avrò fiducia di quello che dicono le mie figlie, più che di un mio o nostro dubbio se portarla o meno a far vedere, chè non si lamentano per niente e se piangono in quel modo qualcosa di sicuro c'è....



domenica 25 maggio 2014

Torta alle nocciole con latte di soia

Quella di oggi è una vera e propria sperimentazione della sottoscritta, ma ne vado fiera e la condivido con voi perchè direi che è ben riuscita, visto che è finita in un baleno e non ho fatto in tempo a scattare nemmeno una foto che sia una....

Quello che vi serve:

80 gr di farina di nocciole
200 gr di farina 00
mezza bustina di lievito
100 gr di zucchero
2 uova
200 ml di latte di soia
80 gr di cioccolato a scaglie (io ho utilizzato un rimasuglio di coniglio pasquale)
2 "squizzate" di latte condensato zuccherato (giuro, ho fatto a occhio, per cui uso il termine squizzate per intenderci meglio, sperando di rendere l'idea!)

Come ho fatto:
più in fretta che mai, ho messo in una terrina tutti gli ingredienti, tenendo per ultimo il lievito e ho mescolato fino a rendere il composto cremoso e omogeneo
poi ho infornato tutto a 180° per 30 minuti

buona buona buona, e servita con un pò di marmellata di more era pure buonissima, tò!

:-)

giovedì 22 maggio 2014

Sfutile#1 - Perchè il phon ha l'aria fredda?

No dico...ma voi ve lo siete mai chiesto?
Io si, ma non ho mai trovato una risposta (e nemmeno l'ho cercata su Google a dire il vero!!) finchè l'altro giorno, dal parrucchiere arriva l'illuminazione.

L'aria calda asciuga i capelli e dà loro volume.
L'aria fredda regala una forma al taglio, la famosa "piega" e ne appiattisce i contorni.

Ossia:
prima asciugate i capelli con l'aria calda
poi passate il phon con aria fredda nei punti in cui volete dare forma e create così la vostra piega, abbattendo il volume allo stesso tempo

e per me che odio la cotonatura anni '80 e tutto quello che fa volume, questa è una news da urlo!

no dicooooooooo...ho scoperto l'acqua calda e me ne vanto!
:-)


immagine tratta dal web

mercoledì 21 maggio 2014

Nasce "SFUTILE" e tutto diventa utile

Vi capita mai di leggere una frase, un articolo, un post, un qualsiasi cosa dopo il quale dite "ma vè!?!?!? non lo sapevo, buona questa, me la devo segnare!" e poi, immancabilmente, non vi ricordate di prenderne nota e ovviamente il contenuto se ne va dai neuroni e vi lascia sole....

beh, a me capita spessissimo, per non dire sempre e quindi ho pensato che fare una raccolta di tutte quelle piccole, microscopiche cosine che a volte possono tornar buone (come dicevano le nostre nonne)...poteva essere utile anche a qualcun altro.

Ecco "sfutile" che nient'altro è che il futile non futile, magari a volte davvero utile!

Non è una rubrica che aggiornerò ogni giorno (e quando mai?!), piuttosto sarà una raccolta di info varie, pertanto siete superinvitate a partecipare, se vi va e se avete qualcosa da segnalare (di qualsiasi tema) che volete condividere, ve ne sarei anzi grata.

Sfutilizziamoci :-P

domenica 18 maggio 2014

Cos'è la gestosi o pre-eclampsia

Finalmente riesco a trovare 10 minuti per parlarvi di quanto ci è accaduto durante il parto della Supernana.

Si chiama GESTOSI o PRE-ECLAMPSIA.

Si tratta di una patologia che può colpire solo le donne in gravidanza e peraltro in una percentuale abbastanza bassa (il 5%), ma che può tramutarsi in ECLAMPSIA e diventare anche mortale (attualmente il 20% dei decessi delle gestanti è causato proprio da questa malattia), sia per la donna che per il bimbo in grembo.

L'origine della gestosi è ancora sconosciuta, si sa solo che può verificarsi tra la 20esima settimana di gestazione e la fine della prima settimana successiva al parto.

Si tratta di un repentino innalzamento della pressione arteriosa che porta con sè una scia di pericoli (infarto, ictus e distacco della placenta tra gli altri), ma che si verifica come un vero e proprio "fulmine a ciel sereno" che non dà alcun tipo di segnali particolari, in quanto i sintomi sono spesso associati ai normali step della gravidanza sul corpo della donna; io stessa per esempio ho fatto il grande errore di pensare che le mie caviglie gonfie fossero parte del "pacchetto 9° mese".

Ci sono però tre campanelli d'allarme che possono aiutarvi a drizzare le antenne e a correre dal medico per chiedere approfondimenti:
  • ipertensione (aumento della pressione arteriosa, il livello soglia è 80/140)
  • edema (gonfiore alle gambe e caviglie, capillari che si rompono facilmente)
  • proteinuria (ossia presenza di proteine nelle urine).
Non ci sono soggetti particolarmente a rischio, fatto salvo chi per familiarità soffre già di alta pressione, chi ha problemi di obesità e le over 35, che devono prestare maggior attenzione.

Se non riconosciuta per tempo, la gestosi si trasforma in ECLAMPSIA.
Quest'altra complicanza causa contrazioni e spesso convulsioni che possono condurre al coma e causare lesioni permanenti agli organi interni (reni, fegato, cervello...), oltre che portare inevitabilmente al distacco della placenta e alla conseguente morte del bimbo.

E' per questo motivo che, sino ad oggi, il solo modo per "curare" la pre-eclampsia è far nascere il bimbo il prima possibile, a prescindere dalla settimana di gestazione e questo ovviamente lo espone a tutti i rischi di una nascita prematura. Sfortunatamente nella maggior parte dei casi si salva o solo la mamma o solo il nascituro, difficile che entrambi riescano a farcela.

Noi siamo state infinitamente fortunate e non finirò mai di ricordarmelo e di ringraziare il Cielo per questo.


Ecco la nostra storia.

Dopo una gravidanza normalissima e fatta di visite regolari e valori pressori stabili (70/120) e buoni, mi hanno eseguito il primo monitoraggio a due giorni dalla fatidica ipotetica data di termine gestazione.
Quando mi hanno misurato la pressione i medici si sono insospettiti: 80/140 (segnale uno) e hanno preferito rifare il controllo a distanza di poche ore, ma nulla era cambiato, così hanno deciso di trattenermi in ospedale. Visto che non capivo il motivo di tanta preoccupazione, ho cercato di farmi spiegare cosa stesse accadendo, ma tutti erano molto generici e mi dicevano solo di non preoccuparmi, che ero al sicuro.
Io ho seguito il loro consiglio (e a priori posso solo dire "per fortuna", perchè altrimenti mi sarei agitata e la pressione sarebbe conseguentemente aumentata!!) e ho aspettato e aspettato e aspettato.
Nel frattempo ho fatto esami delle urine e del sangue e nulla mutava, anzi.
Sono comparsi malditesta, giramenti e senso di nausea, gli esiti dei prelievi davano proteine nelle urine (segnale due) ed è scattato il successivo livello di guardia.
Dopo 24 ore dal primo monitoraggio, durante un controllo espongo all'infermiera i miei dubbi, ho un malditesta fortissimo e inizio a vacillare, tutto gira e fatico a parlare: valore pressione massima 195!!
vengono chiamati  i medici che mi somministrano immediatamente una pastiglia ipopressoria che, ahimè, aumenta l'emicrania, ma almeno abbassa la pressione del sangue nelle vene e di conseguenza nella placenta.

Perchè il meccanismo che scatta è tale e quale ad un pneumatico impazzito: immaginate la pressione all'interno della ruota, se aumenta troppo, scoppia, letteralmente esplode. E lo stesso vale per l'addome, che in quel caso è come se fosse una camera d'aria e se la pressione del sangue spinge e comprime la placenta, il rischio è il distacco e l'emorragia interna, che soffocherebbe il bimbo.

La mia pressione torna a livelli più umani, ma il malditesta continua e le infermiere continuano a chiedermi se vedo lucine strane (altro segnale tipico dell'eclampsia).
Rimango sotto stretta sorveglianza per tutta la notte, due ostetriche si danno il cambio e non mi mollano un secondo che sia uno.
Al mattino accuso ancora fortissimi dolori alla testa, ma i medici preferiscono aspettare, non si sa bene cosa, visto che la gravidanza è arrivata al termine e il bimbo potrebbe nascere tranquillamente.
Verso le 12 la macchina del monitoraggio, che da ore mi regala un piacevole sottofondo sonoro che ormai fa parte di me, improvvisamente emana un solo segnale, quello della mia pressione e mi accorgo che è sparito il battito cardiaco del bimbo.
Scatto sul letto, stringo la mano di MonAmour che mi sta accanto e urlo con tutta la voce che ho, anche la macchina emette un sibilo che ho ancora nelle orecchie, infermieri e medici sono attorno a me in pochi secondi e provano a riprendere quel suono. Nulla.
In quei velocissimi e concitati attimi tutto mi sembra eterno. Ho paura.
Sento il mio cuore che potrebbe scoppiare, l'unica cosa che ormai si può fare è un cesareo d'urgenza per cercare di far uscire il mio cucciolo da quella gabbia impazzita.
Di quei momenti ricordo solo il senso di ghiaccio del lettino operatorio, il freddo su tutto il corpo e le preghiere che dentro me erano la sola fiamma che ardeva.

Dieci minuti e poi quel pianto. Quel suono immensamente pieno di vita.
Asia era con noi e stava bene.
Ho pregato ancora, per ringraziare.

Non ho potuto stringerla tra le braccia, l'hanno portata via immediatamente per fare tutti gli accertamenti del caso.
L'ho rivista nel pomeriggio, ma purtroppo non ricordo nulla di quei momenti, perchè dopo poche ore dal parto accusavo ancora tanto freddo e nonostante le coperte che mi venivano date, non riuscivano a scaldarmi, poi ho iniziato a tremare sempre più forte e sono arrivate le convulsioni (segnale tre) che mi hanno fatto perdere conoscenza.

Di quei momenti ricordo solo la voce dei medici attorno al mio letto.

MonAmour mi ha raccontato che avevano già chiuso il reparto alle visite e preparato la corsia per portarmi in rianimazione. I miei genitori erano tra le persone che stavano per entrare in reaparto, ma fatte uscire d'urgenza. Mia madre tuttoggi mi dice che anche se nessuno le ha detto niente, aveva capito che si trattava di me.
Fortunatamente dopo 15 minuti le convulsioni si sono placate.
Sono rimasta sotto osservazione per tutta la notte, MonAmour non mi ha lasciato un secondo e i medici hanno fatto la spola ogni ora per misurarmi la pressione e fare prelievi.
Nei dieci giorni seguenti mi hanno somministrato flebo di ferro e pastiglie per ridurre la pressione, si temeva che potessero esserci danni renali o epatici.
Vedevo Asia per pochissimi minuti al giorno perchè non ero nemmeno in grado di stare in piedi o di parlare e per questo avevo un profondo senso di colpa e frustrazione: non riuscivo a godermi quel frugoletto che aveva tanto bisogno di me in quei suoi primi momenti di vita.



Dopo quasi due settimane mi hanno mandato a casa con il nostro tesoro tra le braccia.

Quando ho potuto realizzare veramente che stavo abbracciando Rebecca, al mio ingresso in casa, mi sono sentita miracolata e ho pianto. Tanto, dentro me.



A tre mesi di distanza ho ancora problemi di pressione, sto facendo la cura ipotensiva e spero che sia provvisoria, ma mi hanno già avvisato che l'eclampsia potrebbe avermi lasciato questo ricordo a vita e che quindi dovrò stare attenta e tenere monitorati i valori.
Non importa.
Sono viva, la nostra famiglia ha la fortuna di poter cullare Asia e niente ha più valore di questo miracolo: siamo di nuovo tutti insieme.


Quiiiiiindiiiii, care future mamme, se vi sentite stanche e le vostre gambe sembrano di cemento o dei wurstel sottovuoto, se i capillari vi si rompono al solo sguardo, se vedete delle lucine strane o delle stelline, se vi gira la testa o vi duole.....chiamate il vostro ginecologo e parlategliene immediatamente per un controllo!

Io e la Supernana siamo state miracolate e sono felice di poter raccontare quanto ci è accaduto, spero tanto, tantissimo che questo post potrà essere d'aiuto anche a solo una di voi.

sabato 17 maggio 2014

Lavori in corso su Mammaeco

Come avranno notato le care amiche che ancora mi seguono (quelle poche ultrà fedeli che ammiro tanto per la loro tenacia!!! grazie ragazze!), nel blog è magicamente comparsa una barra menù...ci sarà qualche novità nelle prossime settimane....non vi anticipo nulla, abbiate pazienza e se trovate qualche difettuccio tecnico non cambiate canale, anzi vi invito a segnalarmelo perché sto facendo tutto "da me" come dicono i nostri amici toscani e son certa che qualche "castrone" (come dicono i veneti) sarà assicurato!

a prestissimo
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