NAMASTE'

Namastè...
ovvero "Benvenuti" nella mia
piccola isola spensierata, dove lascio una lieve traccia della vita quotidiana e
così, settimana dopo settimana, dò vita ad un micro-diario che condivido con chi
ha voglia di leggermi, giusto per il piacere di fare della routine un sorriso
assieme a voi e osservare le cose da tanti altri punti di
vista...


domenica 14 ottobre 2012

E sapone sia!

E vaiiii! finalmente son riuscita a fare il famoso corso di sapone, seconda parte, perchè la prima è stata in luglio ma con la grilletta in braccio ho partecipato solo alla teoria e non ho praticamente spignattato nulla perchè maneggiando la soda caustica era decisamente pericoloso avvicinarsi con lei.
Dunque, grilletta e papi si son reciprocamente dedicati una giornata e io son volata verso la mia meta.

La cornice che ci ha ospitati è davvero insolita, un borgo dove una cooperativa della zona ha deciso di dare ospitalità a famiglie e mamme single in difficoltà economica.

La giornata è stata divisa in due parti: teoria e pratica.
Se la teoria è utilissima e mette giustamente in guardia per la gestione della soda caustica, la pratica è però indispensabile per apprendere bene le basi della saponificazione.
In più, Elena, la nostra teacher è preparatissima e ci ha spiegato per filo e per segno ogni passo, mentre Claudia e Nadia ci seguivano durante la lavorazione.

Siamo stati divisi a coppie e abbiamo scelto una ricette tra quelle disponibili e poi via ai tavoli dove tutta l'attrezzatura era già bella pronta.



Una volta scelti i saponi da fare, vai di peso soda caustica, peso acqua, peso olio di base e peso ingredienti facoltativi e via andare.



Poi scalda la soda, misura la temperatura della soda che quando è arrivata a 50° ti fa correre per scaldare l'olio che deve arrivare a 45° e poi di nuovo correre per mixare col mini pimer i due liquidi e fare il nastro.
E infine...versa il sapone negli stampi (noi abbiamo utilizzato quelli di legno fatti appositamente da un falegname, proprio come una volta, ma vanno benissimo anche le confezioni di Tetrapack del latte, tagliate nella parte alta per poter fare il travaso comodamente e poi richiuse con scotch alto per poter trattenere il calore).



Nel giro di due ore siamo riusciti a fare 2 saponi diversi a scelta, contanto che eravamo 6 coppie abbiamo sfornato la bellezza di 12 saponi, mica male per una prima volta!


 
Devo ammettere che ad un certo punto mi son sentita come una bimba davanti ad un negozio di bambole, quando ho visto le cassette di materiale da cui poter prelevare i vari ingredienti: oli essenziali a iosa, essenze, fiori secchi, farine..meglio che in erboristeria e tutto disponibile per poter essere provato e aggiunto nelle nostre ricette.
Apoteosi!
Io e la mia compagna di corso abbiamo realizzato un semplicissimo sapone di Marsiglia (meglio iniziare dalle cose semplici!) e lo shampoo solido e ci siamo promesse di incontrarci ancora per condividere ricette e spignatti, visto che anche lei è in fase auto-produttiva.
Ecco le ricette, così potete provare anche voi:

 


E' stata un'esperienza bellissima e divertente!

2 commenti:

  1. una volta, durante una pausa terrestre a causa di alcuni lavori che dovevamo fare alla barca, siamo stai in affitto per un mese in una casa, e lì mi sono cimentata nel fare il sapone, seguendo una delle millemila ricette presenti in rete...
    un vero disastro!!! da allora mi è rimasta sempre la voglia di riprovare, e leggendo questo tuo post mi si è riaccesa... chissà se prima o poi io non ci riprovi!

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  2. io pensavo fosse super complicato e invece è DAVVERO una cavolata, il più è trovare il tempo e gli ingredienti da avere pronti sul tavolo prima di iniziare..il resto è puro divertimento
    però penso che un conto sia leggerlo in internet, un altro vedere la tecnica di persona...per me ha fatto la differenza

    :-)

    RispondiElimina

Grazie per i vostri pensieri

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