NAMASTE'

Namastè...
ovvero "Benvenuti" nella mia
piccola isola spensierata, dove lascio una lieve traccia della vita quotidiana e
così, settimana dopo settimana, dò vita ad un micro-diario che condivido con chi
ha voglia di leggermi, giusto per il piacere di fare della routine un sorriso
assieme a voi e osservare le cose da tanti altri punti di
vista...


sabato 20 ottobre 2012

Il sapore del mare e delle cose fatte a mano

Sapete cos'è una nassa?
Io non lo sapevo e l'ho scoperto in uno dei nostri viaggi nel sud della Sardegna, qualche anno fa.
La nassa è un antico attrezzo da pesca, che utilizza il concetto del "non ritorno" per il pesce che entra alla ricerca dell'esca; le maglie di bambù, sapientemente e pazientemente intrecciate a mano dai pescatori sono infatti molto fitte e la forma a campana o a barile della nassa non gli consentono più l'uscita.
Nel corso di una visita a Carloforte, nell'isola di San Pietro, abbiamo notato vicino al porto un piccolo garage con un signore all'interno, seduto su uno sgabello, che intrecciava a mano quelle che pensavamo fossero delle ceste. Incuriositi, ci siamo avvicinati e quel gentile anziano ci ha fatto entrare nel suo piccolo mondo antico, facendoci vedere il frutto delle sue ore di lavoro e i ricordi più belli: all'interno del locale c'erano nasse ovunque, appese, accatastate a terra, sul bancone di legno, attaccate alle cornici delle finestre...insomma, un tripudio di lanterne magiche di tutte le misure, perchè questo sembravano a prima vista!
Sul bordo superiore del bancone c'erano delle foto in bianco e nero che ritraevano la sua famiglia e istantanee della sua arte, una in particolare ha rapito la mia attenzione: questo piccolo signore seduto su una sedia in paglia con il cappello e gli abiti tipici dei contadini di una volta, intento a intrecciare paglia e vimini, ricordo di essermi commossa molto in quel momento, mi sembrava di respirare veramente il sapore del "c'era una volta" e mi ha ricordato la mia nonna materna e i suo mille racconti della vita quotidiana in campagna....che meraviglia!
Distolta l'attenzione dai ricordi e rientrati nel presente, ci siamo detti "perchè no?" e abbiamo chiesto al nostro amico di poter acquistare due dei suoi capolavori.
Con una nassa MonAmour ha realizzato una geniale e bellissima lampada che abbiamo immediatamente utilizzato per le nostre cene nel pozzetto della barca




 e l'altra..beh...è diventata un praticissimo porta-collane nella nostra camera e ogni volta che la vedo mi tornano alla mente il profumo del mare e i gesti ripetuti e costanti di quel vecchio signore...

6 commenti:

  1. Risposte
    1. @ Pan (posso chiamarti così, abbreviando?) :)
      grazie, ho visitato il tuo blog e devo farti veramente mille complimenti, per le foto, per la filosofia, per l'allegria, per come descrivi con delicatezza le situazioni che vivi...bello bello bellissimo!

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  2. Ma sei anche super creativa!
    Che brava, complimenti!
    Non credo sarei in grado...però adoro il riciclo e dare nuova vita agli oggetti.
    Buon lavoro e continua così.
    Ciao mammaeco!

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    Risposte
    1. Grazie Ilaria, in realtà questa passione è nata negli ultimi anni e avere accanto un compagno che la condivide è bellissimo perchè in due si ragiona sempre meglio!
      in ogni caso sono ben accetti tutti i suggerimenti possibili e immaginabili.
      Ciaoooo

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  3. Che belle le nasse Giorgia! e sai che in giro per i posti di mare dove c'è una tradizione di pesca con la nassa è possibile trovarne di forme molto diverse, a seconda di dove ti trovi? Anche io ne avevo una lungha, presa in Puglia, a Gallipoli, che avevo trasformato in una lampada, ottenendo un bellissimo effetto di luce, peccato che fosse difficle tenerle lontana la polvere!!! ehehe
    un abbraccio

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  4. Ma sai che non sapevo avessero anche altre forme?noi ci siamo letteralmente innamorati e se non fosse stato che non avevamo posto in barca ne avremmo prese delle altre... :-)
    in effetti il "dettaglio" polvere non è proprio un dettaglio...
    ciao cara

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Grazie per i vostri pensieri

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