NAMASTE'

Namastè...
ovvero "Benvenuti" nella mia
piccola isola spensierata, dove lascio una lieve traccia della vita quotidiana e
così, settimana dopo settimana, dò vita ad un micro-diario che condivido con chi
ha voglia di leggermi, giusto per il piacere di fare della routine un sorriso
assieme a voi e osservare le cose da tanti altri punti di
vista...


domenica 24 marzo 2013

La cucina degli ingredienti magici



Questo libro è stato un vero e proprio colpo di fulmine!
la copertina ha acceso il mio interesse perchè il giorno in cui lo scelsi fuori pioveva a dirotto e avevo proprio voglia di una tazza di tisana calda...et voilà, eccoti il disegno allettante.
Poi il titolo....che curioso, ho pensato, ma con una leggera nota di arroganza ho pure immaginato che fosse uno dei soliti romanzetti rosa forse un pò stupidello.
Ma la curiosità ha avuto la meglio e ho aperto il libro per capire cosa mi attirasse nonostante tutto...quando si dice l'istinto!
E non ho più avuto alcun dubbio!
mi è bastato vedere la prima pagina e il libro era già nel bancone della cassa per essere portato a casina, giudicate un pò voi:


avete capito bene! quasi ogni capitolo si apre con la fotocopia di una ricetta scritta a mano....e vi garantisco che, per chi come me ama la cucina casalinga e il sapore caldo del bollito la domenica o dolce della torta calda appena uscita dal forno, questo libro sarà una rivelazione.
Non solo l'autrice, Jael McHenry è fantastica nella descrizione di sapori, colori, aromi e tutto quanto ruota attorno al mondo culinario, ma è stata in grado di trasmettere delicatezza e sensibilità attraverso gli occhi della protagonista, Ginny una ragazza di 26 anni a cui sono morti entrambi i genitori e che è pervasa da una timidezza smisurata che le fa attivare schemi protettivi per non farsi "toccare" dagli altri, sia in senso figurato che fisico.
Il suo rifugio è la cucina e ogni volta che vive delle emozioni negative si rintana nel ricordo di sapori e modalità di cottura che le fanno pensare ai piatti come se fossero vivi.
La storia narra le settimane successive la morte dei genitori, nelle quali si troverà costretta ad affrontare il mondo esterno senza la protezione della madre, ma con l'assillante sorella Amanda che cercherà di farla riflettere sul suo modo "diverso" di vivere il mondo.
In questo momento della sua vita, le faranno compagnia le ricette trovate negli scaffali di casa e, con loro, chi le ha scritte.
Non voglio dirvi niente altro di questo romanzo perchè penso davvero che valga la pena leggerlo di prima persona. Vi accorgerete di come la scrittrice riuscirà a trasportavi nel suo mondo e in quello di tutti gli "Asperger".
Io non la conoscevo e vi lascio qui di seguito un piccolo estratto del significato di questa patologia, da qui capirete quando prima vi parlavo della tenerezza e delicatezza di tante emozioni descritte nel libro:

La sindrome di Asperger è comunemente considerata una forma di autismo «ad alto funzionamento», che cioè non isola quanto l’autismo «vero e proprio», e che non comporta in genere significativi ritardi nello sviluppo del linguaggio o dello sviluppo cognitivo.
Chi è affetto da questa sindrome in genere ha una compromissione delle interazioni sociali che può esprimersi con diversi livelli di gravità e spesso adotta comportamento ripetitivi e stereotipati e sviluppa attività e interessi molto ristretti, talvolta con un talento straordinario. La difficoltà a sviluppare e/o mostrare empatia è probabilmente l'aspetto più caratteristico della sindrome (che può accompagnarsi ad altri disturbi della sfera psico-affettiva) e comporta problemi e limitazioni nell'interazione sociale, cosicché i bambini che ne sono affetti possono avere grossi problemi a instaurare amicizie, a condividere interessi con altri e possono sviluppano un ridotto utilizzo del linguaggio non verbale come il contatto visivo, le espressioni facciali, la postura e i gesti. Nell'infanzia e durante l'adolescenza questo può causare può condurre a un isolamento a volte accompagnato da un particolare accanimento sociale da parte dei coetanei.
Le persone con AS compiono spesso uno sforzo di adattamento che consente loro di acquisire o compensare, almeno in parte, quelle abilità di cui non erano naturalmente dotate, grazie anche ad un QI che a volte è di molto superiore alla media. Ciò può rendere alcuni di loro, col passare degli anni, non distinguibili dai soggetti cosiddetti normali.
E' certo che, senza un aiuto adeguato, le difficoltà nei rapporti sociali di queste persone sono quasi sempre causa di solitudine e sofferenza in tutte le fasi della loro vita. Ciò anche se, venendo a contatto con alcuni di questi ragazzi, particolarmente dotati, non si può fare a meno di riflettere sui confini convenzionali dell'idea di normalità...

Buona lettura!

2 commenti:

  1. ma che bello!!! di questo passo farai aumentare a dismisura la mia lista dei libri da leggere... a prososito sto leggendo "La collina del vento"... poi ti dico eh...
    baci baci

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  2. Brava Vale,poi mi sai dire se ti piace o meno...ho visto le tue recensioni...Il silenzio dell'onda l'ho letto appena uscito...splendido! Abbraccioni

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Grazie per i vostri pensieri

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